Sulle note della seta

Le mie poesie hanno un suono di seta
come il fruscio del tuo vestito
sulle scalinate

(Hermann Hesse)

La seta è musica.
Non solo per il delicato e poetico fruscio che emettono gli abiti in seta quando vengono indossati, ma soprattutto perché la seta è impiegata per la realizzazione di corde musicali.

Dall’Oriente, le corde musicali in seta

Le corde di budello, specialmente di pecora, sono le più antiche, già note ai tempi di Egizi, Greci e Romani, ma nell’antichità orientale si utilizzavano anche fili di seta intrecciati per comporre melodie con strumenti a corda. In Cina gli strumenti musicali vengono ancora oggi suddivisi in 8 categorie: bambù, legno, pietra, metallo, argilla, zucca, pelle e, per l’appunto, seta.

Nel panorama musicale occidentale, le corde in acciaio e seta, sono conosciute come “corde composte”: due materiali che, uniti, offrono una maggiore flessibilità e una minore tensione della corda e permettono così di ottenere dalla chitarra acustica suoni morbidi e delicati, verrebbe da dire “setosi”.

Le corde Silk & Steel D’Addario, uno dei più importanti produttori di corde musicali al mondo, uniscono un filo rivestito in rame argentato con la seta per facilitare i movimenti delle dita sulle corde: questa “morbidezza” di tocco e di suono è indicata per i musicisti folk e, in particolare, per i principianti, perché le stringhe sono più delicate rispetto a quelle in acciaio.

Anche nel violino, le corde del La, Re e Sol sono dotate di un’anima di fibra sintetica oppure di budello, circondata da un avvolgimento di seta e rivestite esternamente con una sottile fascia di metallo.

Da un designer italiano, gli strumenti in seta (di ragno)

Oltre a quella tradizionale ottenuta attraverso la bachicoltura, con il termine “seta” si fa riferimento anche ad altre fibre prodotte, ad esempio, dai ragni. La seta di ragno è un materiale molto resistente e performante, caratterizzata da proprietà eccezionali.

La sperimentazione in campo musicale ha portato il designer italiano Luca Alessandrini a vincere il premio International Student Innovation Award 2016 per aver realizzato un violino in seta di ragno, non solo le corde, bensì l’intero corpo. In questi anni, il designer ha continuato il suo percorso di ricerca presentando chitarre nello stesso materiale.

A questa innovazione, è stata dedicata una sezione speciale al Museo della Seta di Racconigi, in provincia di Cuneo, un grande e storico centro di produzione della seta che ancora oggi ci racconta la sua storia. Una storia che è sempre musica per le nostre, e speriamo anche per le vostre, orecchie.

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