La struttura della seta

di Silvio Faragò

La seta nasce da questa strana struttura, per capire cosa sia realmente bisogna partire da qui. La foto è stata realizzata con un microscopio elettronico ed evidenzia la struttura di un filo naturale di seta cosi come viene prodotto dal baco. Il filo è stato portato alla sua massima idratazione e le fratture ottenute con una sonda ad ultrasuoni. Ci sono voluti moltissimi tentativi per ottenere ciò che si vede.

La seta naturale è composta da due proteine: la fibroina che forma i due filamenti interni e la sericina che li tiene uniti. Entrambe le proteine sono prodotte in due ghiandole in forma di soluzione densa, ma appena il bruco li estrude si separano generando questa specie di cavo a due componenti. Il processo è stato studiato per più di un secolo, ma oggi si è giunti a capire il meccanismo che genera questa strambo ed incredibile polimero naturale.

Le sue proprietà sono innumerevoli e a volte non finiscono mai di stupire. Nell’immaginario collettivo si associa la seta ai tessuti, ma i bruchi che la producono non hanno mai pensato alle cravatte. Oggi la seta viene prodotta per il tessile, ma le applicazioni future includono la biomedica, la cosmetica e molte altre applicazioni avanzate, ma rimane una domanda: perche i bruchi si complicano la vita a produrre una struttura cosi complessa, con due filamenti, un involucro esterno e due proteine chimicamente agli antipodi una dall’altra?

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